domenica 4 marzo 2012

MAPPE CONCETTUALI: BASTA!

Questo articolo è per te se :
  • sei uno studente, che sa bene cosa vuol dire trovarsi di fronte a tantissime informazioni da gestire, organizzare, rielaborare e memorizzare;
  • sei un lavoratore che ha la necessità di organizzare e pianificare riunioni, appuntamenti, interventi, gruppi di lavoro;
  • sei un insegnante, che ha voglia di conoscere nuovi strumenti per aiutare i propri studenti a organizzare e ricordare meglio il materiale proposto a lezione;
  • hai bisogno di comunicare in una maniera migliore (non mi riferisco solo a trainer e formatori ma anche agli insegnanti, studenti, animatori...)
A cosa pensi leggendo la frase: "HAI UNA MENTE STRAORDINARIA"?

Immagino che ti sarai detto, tutto orgoglioso, "certo! lo so!" e allora, perché non scoprire quali possono essere gli strumenti in grado di aiutarti nella vita di tutti i giorni per stare davvero al passo della nostra mente?

Ogni giorno veniamo in contatto con tante di quelle informazioni che la mente già deve decidere quali tenere  e quali lasciar perdere. Una volta che c'è stata questa selezione, però, ci ritroviamo comunque immersi in un mare magnum di dati che troppo spesso non siamo in grado di gestire efficacemente.

Se sei "giovane" o, meglio, se hai fatto le medie non più di 15 anni fa, ti avranno forse insegnato le mappe concettuali (a me sì e l'immagine qui a destra ne è la conferma) o comunque delle tecniche con l'intento di aiutarti nella fase di organizzazione e memorizzazione del materiale di studio anche se è più probabile che sia stato tu a trovare autonomamente degli strumenti per cercare di far ordine alla quantità sempre più ingente di materiale che ti veniva richiesto con il passare degli anni.

Immagino che avrai sentito parlare di MAPPE CONCETTUALI o ti sarà capitato di trovarti di fronte a schemi assurdi che i professori utilizzano allo scopo di "semplificare" il lavoro agli studenti.

Questo tipo di mappa è stato inventato negli anni settanta da Joseph Novak, docente di didattica nel Dipartimento di Scienze dell'Educazione della Cornell University, ed è tra gli strumenti più utilizzati.

Il principio di base è quello di creare dei collegamenti logici e lineari fra le informazioni che hai nella testa, cercando di dar loro un ordine strutturandole in  una mappa gerarchica (solitamente, il concetto principale sta sulla parte superiore del foglio e a scendere tutti gli altri) e collegando i "nodi concettuali" mediante relazioni di tipo connessionista, con frecce e etichette che definiscano il legame (spesso sono predicati).

Avrai intuito anche tu che, a lavorare, è principalmente il tuo emisfero sinistro ovvero la tua parte logica, razionale, "costruttiva".
L'aspetto positivo di questo strumento è che ti permette comunque di strutturare le informazioni. A volte, però ti sarà capitato di vedere delle mappe concettuali che, tutto erano, tranne che chiare e immagino la tua difficoltà nel cercare di comprenderle!

MA, siamo sicuri che per apprendere la nostra mente funzioni davvero così...?

Fortunatamente, gli studi sull'apprendimento hanno portato a conoscere maggiormente il funzionamento della mente, anzi, del cervello dell'uomo!
Tony Buzan, famosissimo psicologo inglese, sta dedicando la sua vita a trasmettere un nuovo strumento, da lui ideato, in linea con gli studi più recenti in materia di memoria e apprendimento.

Si tratta delle MAPPE MENTALI.

Cos'hanno di diverso queste mappe rispetto alle prime?
Sono completamente diverse e si fondano su due principi "opposti": se le mappe concettuali sono figlie della logica e della razionalità, le mappe mentali sono figlie della creatività.

Perché sono più efficaci queste mappe?

Perché utilizzano entrambi gli emisferi, il destro della creatività e il sinistro della logica.
Inoltre riflettono fedelmente il funzionamento del nostro cervello, che è assolutamente non lineare, collegando i concetti, o parole chiave, non con connessioni causali e logiche ma, appunto, con associazioni non lineari attivando contemporaneamente l'emisfero destro con la dimensione spaziale, l'impiego di colori e immagini e l'emisfero sinistro con le informazioni verbali.

Pensa allo stream of counsciousness di Joyce o, semplicemente, fai attenzione al tuo dialogo interno. Come sono le associazioni di pensiero?

La mappa ti permette di mettere su carta tutte le informazioni ed è utile in tutti gli ambiti!

Se, per esempio, devi preparare un discorso in vista di un importante colloquio la mappa ti permetterà di schematizzare chiaramente la struttura delle informazioni del discorso, ne evidenzierà la gerarchia dei concetti da esporre, ti permetterà di fare collegamenti senza perdere il filo del discorso e approfondire gli aspetti più importanti quando vorrai.
Se sei a una conferenza, ad un corso, una riunione o a lezione, con la mappa potrai raccogliere e strutturare gli appunti in modo dinamico aiutandoti nella comprensione dei concetti non solo con il linguaggio verbale ma anche con quello figurativo-simbolico.
Sono anche un ottimo strumento per stimolare il pensiero e condividere le informazioni (...hai mai sentito parlare del brainstorming?).

Ma non è finita qui! Sarai agevolato tantissimo nella fase di memorizzazione delle informazioni proprio perché hai reso attivo anche l'emisfero destro.

Infatti, quali sono le cose che ricordiamo senza alcuno sforzo?
  • Gli eventi strani, particolari, che ci colpiscono per qualche motivo... non tanto il frutto di minuti di ragionamento!
  • I colori, le immagini e i simboli, inoltre, sollecitano la memoria visiva che rappresenta la modalità principale con cui il nostro cervello immagazzina le informazioni.
  • E, elemento fondamentale... ci divertiamo (come ho scritto nell'articolo SCOPRI PERCHE' FAI FATICA A STUDIARE).
Cosa dici... è arrivato il momento per approfondire maggiormente le mappe mentali?
Io sono qui per qualsiasi chiarimento e, se vuoi imparare al meglio questo utilissimo strumento, c'è un corso che potrebbe fare al caso tuo! :D

Esempio di mappa mentale che ho fatto durante una lezione di Criminologia


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